Attaccamento
Sviluppare il legame con il bebè
La relazione di attaccamento è fondamentale ai fini dello sviluppo. Affinché un bambino sviluppi tutto il suo potenziale, è necessaria la presenza di un adulto che lo capisca e lo allevi, che soddisfi le sue esigenze, legga per lui, ecc..
Nei primi giorni di vita le principali attività saranno:
Pasti
Sonno
Cambio del pannolino
Bagnetto
Per riuscire a identificare l’esatta esigenza del bebè (ha fame, è bagnato, ha caldo, ha freddo, è stanco?) è necessario prestare particolare attenzione ai movimenti del suo corpo. I suoi gesti possono infatti indicare se il bambino è tranquillo e a suo agio oppure se è infastidito.
Se il piccolo è nervoso e agitato, puoi attuare tre strategie:
Tono di voce rassicurante
Gesti armonici e regolari
Contatto visivo con sguardo carezzevole
Tutto questo ti permetterà di favorire l’attaccamento rispondendo al contempo alle esigenze del bebè.
Come funzionano queste strategie?
Il controllo delle emozioni promuove la regolazione emotiva/sensoriale del bambino.
Il sistema nervoso centrale del piccolo si sforza di elaborare tutte le nuove sensazioni che prova, mentre impara a gestire gli alti e i bassi della stimolazione cui è esposto.
Suggerimenti per calmare il bebè
Un tono di voce rassicurante offre un input uditivo regolato al sistema nervoso del bambino: non è minaccioso ma rilassante.
I gesti armonici e regolari trasmettono al piccolo un chiaro messaggio relativo allo spazio che occupa il suo corpo e a ciò che gli sta accadendo.
Anche una carezza leggera può inviare un allarme al bambino ancora privo di regolazione emotiva/sensoriale, innescando una risposta di spavento nel sistema nervoso centrale. Se tutto ciò si verifica troppo frequentemente, l’agitazione del piccolo tende ad intensificarsi oppure sparisce improvvisamente, con il piccolo apparentemente assonnato e “sconnesso”.
In questo caso, può essere utile modificare la posizione del piccolo.
Se il bambino non reagisce in posizione verticale, mettilo in orizzontale e cullalo dolcemente, con movimenti sicuri e lineari: avanti, indietro e da un lato all’altro. Questi movimenti possono avere un effetto calmante sul sistema vestibolare.
Il contatto visivo con sguardo carezzevole aiuta il bambino nella rapida regolazione del sistema nervoso centrale.
Il cervello di un bebè è infatti in gradi di elaborare immediatamente le espressioni del viso. Al vedere un’espressione sorridente sul volto, l’improvviso rilascio di endorfine gli offrirà una sensazione di attaccamento e sicurezza. Diventando grande, sarà in grado di restituire il sorriso, e chi lo guarderà beneficerà a sua volta degli effetti delle endorfine liberate dal cervello.
Non agitarti se il piccolo sposta lo sguardo molte volte durante le attività che fate insieme. Non pensare che non voglia starti vicino: il motivo vero è la forte intensità e il notevole impatto emotivo del contatto visivo. Evitando di incontrare il tuo sguardo, il piccolo riesce a regolare e controllare il sistema nervoso.