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Imparare il linguaggio dei segni del bebè

Interpretare i primi segni del tuo bebè

Come genitore, il primo segno del tuo bebè ti emozionerà come la sua prima parolina. Per alcuni genitori questa eccitazione è di breve durata perché non riescono a capire cosa il bebè cerchi di comunicare attraverso i segni.

Ci sono tre fasi per imparare i segni del proprio bebè e si possono riassumere come segue:

Cominciare dai segni

Capacità fisiche del tuo bebè

Generalizzazione dei segni

1. Cominciare dai segni

Quando i genitori cominciano ad insegnare il linguaggio dei segni, inizialmente introducono pochi segni che rappresentano una combinazione fra segni pratici e motivazionali. Per comprendere cosa sta cercando di comunicare il tuo bebè, la prima fase è cercare di ricordare quali erano i primissimi segni che gli hai insegnato. Procedendo per eliminazioni, cerca poi di far corrispondere i tentativi di esprimersi con i segni del bebè con i segni che usate solitamente a casa. Ricorda che i segni riprodotti dal tuo bebè potrebbero non essere esattamente uguali ai tuoi, questo è importante. Le ragioni per queste differenze le trovi al punto 2 e 3.

2. Capacità fisiche del tuo bebè

Le capacità fisiche e motorie del tuo bebè dipendono dalla sua età. A volte i primi tentativi escono al rovescio. La ragione è che il bebè copia il segno come allo specchio, quindi al rovescio. Tieni in considerazione questo aspetto quando interpreti i suoi segni, perché potrebbe essere causato dalla sua percezione.

È importante ricordare che i bebè più piccoli potrebbero avere difficoltà ad incrociare le braccia o potrebbero usare tutte le dita per segni che ne richiedono uno solo (come il segno per indicare Papà). Per questo è importante fare caso a dove si trova la sua manina quando gli mostri il segno e verificare cosa c’è nel suo campo visivo, così da avere alcuni segnali per interpretare i suoi tentativi di comunicare. Andando per esclusione dovresti riuscire a capire cosa sta cercando di dirti.

3. Generalizzazione dei segni

Come avviene per la lingua parlata, a volte i bebè che imparano i segni utilizzano lo stesso segno per indicare oggetti diversi o un segno per un solo oggetto non specifico. Ad esempio, un bambino che conosce il segno del gatto, vedendo un cane al parco utilizza per indicarlo il segno del gatto. La ragione è che avendo identificato il cane come un animale a quattro zampe, pensa che appartenga allo stesso gruppo del gatto. Analogamente quando un bebè comincia a parlare potrebbe utilizzare la stessa parola per indicare molti oggetti diversi. In casi come questo, è importante incoraggiare i tentativi ma anche mostrare il segno corretto che indica il cane, e quindi chiarire la differenza fra cane e gatto, con l’aiuto di fiabe, animali domestici o pupazzi.

In generale, quando arriverà il momento in cui il bebè comincerà ad utilizzare i segni, ricordati di accogliere i suoi tentativi con entusiasmo e incoraggiamento. Procedendo per eliminazione, riuscirai a comprendere cosa il bebè sta cercando di dire, riducendo la frustrazione per entrambi. E ricordati di divertirti!

Per ulteriori informazioni leggi la sezione Linguaggio dei segni del bebè o Gravidanza.

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