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Visite pediatriche di controllo

Visite pediatriche di controllo

Le visite pediatriche di controllo sono un modo per registrare la crescita del tuo bambino in modo che, se dovessero esserci dei problemi, possa essere possibile individuarli per tempo e trattarli in maniera adeguata. Ricorda che i bambini, come gli adulti, hanno forme e taglie diverse, per cui quando si tratta delle visite pediatriche, ricorda sempre che non importa davvero dove tuo figlio si posiziona sul grafico che i medici utilizzano per registrare le misure del tuo bambino (si chiamano tabelle dei percentili) a condizione che cresca e stia bene per cui di solito è tutto ok.

Alla prima visita, generalmente dopo 3 o 6 settimane dalla nascita del bambino, il pediatra misurerà altezza, peso e circonferenza del cranio del bambino per registrare i dati sulla tabella dei percentili. Questi parametri verranno misurati e registrati a ogni visita successiva per confermare che il tuo bambino stia crescendo normalmente.

Seguirà un esame obiettivo dalla testa ai piedi:

Testa: il cranio del bambino è costituito da diverse ossa che non sono fuse tra di loro e gli spazi tra queste sono conosciuti come fontanelle che si chiuderanno nel momento in cui il bambino avrà raggiunto l’età di 12 o 18 mesi. Il pediatra, inoltre, controllerà le orecchie per escludere eventuali segni di infezione e potrebbe anche battere rumorosamente le mani per vedere se il bambino risponde ai rumori forti (a volte viene chiamato anche Riflesso del Sussulto). Poi verranno controllati gli occhi, per individuare eventuali dotti lacrimali ostruiti e, col tempo, per capire se il bambino segue i movimenti e la luce. Viene esaminata anche la bocca per individuali eventuali segni di mughetto, un’infezione fungina comune e facilmente curabile nei neonati. Se possibile, il pediatra cercherà di verificare anche il palato molle per assicurarsi che non sia stato trascurato un eventuale palatoschisi, anche se il bambino non è sempre collaborativo!

Segue l’esame del petto, per cui vengono auscultati cuore e polmoni. Se non è insolito sentire un soffio al cuore, ma la buona notizia è che sono assolutamente innocenti nella maggior parte dei casi e scompariranno con la crescita del bambino. In caso di dubbi, si verrà indirizzati al cardiologo.

L’area da verificare successivamente è l’addome: si esamina l’ombelico, zona in cui si nota frequentemente un’ernia, per cui pezzi di grasso o intestino sporgono dall’interno. L’ernia ombelicale spesso si chiude direttamente, ma è bene tenerla sotto controllo fino a quel momento. Un esame delicato svolto con mani esperte sull’addome rivelerà eventuali dimensioni anomale degli organi interni. Successivamente vengono verificati eventuali segni di infezione genitale nelle femmine e di testicoli alti e segni di ernia inguinale nei maschi.

Poi si passa ai fianchi per individuare una condizione nota come Dislocazione congenita delle anche, un’operazione indolore che prevede di manipolare delicatamente le articolazioni per sentire un clic. Zero clic, zero preoccupazioni! Infine, il bambino viene girato velocemente per verificare la schiena e individuare eventuali bozzi nella parte bassa della colonna vertebrale che potrebbero suggerire la presenza della Spina Bifida Occulta, una forma minore della condizione più debilitante della Spina Bifida ma che richiede comunque il coinvolgimento di uno specialista.

Il pediatra analizzerà la pelle per individuare eventuali macchie che potrebbero far pensare a malattie cutanee in futuro. Inoltre, a seconda dell’età del bambino, verranno fatte domande come le seguenti:

Il bambino muove la testa?

Il bambino risponde ai rumori?

Il bambino la segue con gli occhi?

Il bambino mette le mani in bocca?

Il bambino rotola sulla pancia?

Questo è anche il momento in cui puoi essere tu a fare delle domande, per cui prepara un elenco. Spesso durante la prima visita succedono così tante cose che diventa difficile ricordare tutto quello che ti eri ripromessa di chiedere! Non avere paura di rivelare al pediatra che stai avendo difficoltà di gestione, situazione molto comune in caso di nascite multiple, o se stai avendo problemi con l’allattamento o con dolore ai capezzoli. Tutti saranno al tuo fianco perché tutti desiderano che tu e il bambino stiate bene, per cui sii onesta e non tacere nulla.

Questo è solo l’inizio di una lunga carriera che è la genitorialità: non esistono manuali di istruzioni, per cui serve un buon lavoro di squadra per fare in modo che il tuo bambino possa sfruttare le opportunità migliori che la vita ha da offrirgli. La parte medica di questa squadra è pronta a intervenire e a dare aiuto, per cui non avere paura di rivolgerti ai medici!

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