Infezioni vaginali in gravidanza
Infezioni vaginali in gravidanza
Di tutte le complicazioni minori in gravidanza, le infezioni vaginali sono probabilmente le più comuni. La maggior parte delle donne ne ha sofferto almeno una volta prima di rimanere incinta. Le infezioni vaginali sono conosciute anche con altri nomi, per esempio candidosi vaginale o moniliasi. Si manifestano più frequentemente in gravidanza. Stai tranquilla: non è stato dimostrato che possano nuocere allo sviluppo del bambino.
L’aumento nel livello degli ormoni, le alterazioni del pH vaginale, i cambiamenti nella dieta e nel metabolismo in gravidanza rendono le infezioni vaginali un fenomeno particolarmente diffuso. Molte donne infatti ne conoscono bene i sintomi, tanto da riconoscere subito l’infezione e attivarsi per cominciare il trattamento. Più che dolorose, le infezioni vaginali sono molto fastidiose.
Oltre i 4 episodi all’anno, si parla di infezioni da candida recidiva. Trattamenti alternativi potrebbero essere necessari se, durante la gravidanza, le cure tradizionali non hanno effetto.
Che cosa provoca le infezioni vaginali?
L’infezione è causata dal lievito Candida Albicans. Si tratta di un organismo unicellulare che causa facilmente l’infezione, da cui si può guarire con relativa facilità. Nella maggior parte delle donne, le cellule di Candida ssp sono ospiti innocui presenti nella pelle e nella vagina. Vengono controllate dai cosiddetti batteri “buoni”. In presenza di condizioni favorevoli, ovvero debolezza, gravidanza o assunzione di antibiotici, le colonie di Candida possono moltiplicarsi e dare origine a un’infezione.
Dopo il primo episodio, il fungo può permanere nell’organismo, finché non si ripresenteranno le condizioni per lo sviluppo di una nuova infezione. Durante la gravidanza, il pH della vagina diventa più alcalino e meno acido. Praticamente, l’ambiente diventa più ricco di zuccheri e il glicogeno nelle cellule vaginali favorisce la proliferazione dei lieviti. Per questo motivo, le donne con diabete non controllato sono più soggette alle infezioni vaginali.
Nel corso della gravidanza, le perdite vaginali diventano più frequenti, rendendo l’ambiente costantemente umido. Calore e umidità favoriscono la comparsa di infezioni, pertanto la vagina diventa l’ambiente perfetto per ospitarle. Al processo partecipano anche i cambiamenti ormonali tipici della gravidanza, in particolare gli elevati livelli di estrogeno.
Anche le donne con sistema immunitario debole, che assumono steroidi o in chemioterapia sono esposte a un maggior rischio di sviluppare le infezioni vaginali.
Quali sono i sintomi delle infezioni vaginali?
Una perdita vaginale di colore bianco con consistenza cremosa, simile alla ricotta
Intenso prurito vaginale, che rende difficile concentrarsi su altro
Indolenzimento e irritazione vaginale
Dolore, calore e bruciore alla minzione, soprattutto a fronte di gonfiore dei tessuti e delle labbra vaginali
L’infezione farà male al bambino?
Non è stato dimostrato che l’infezione sia nociva per il feto. Tuttavia, se la mamma ne è affetta al momento del parto, potrà trasmetterla al bambino. I bambini che sviluppano l’infezione da candida manifestano placche o macchie bianche in bocca e qualche volta dermatite da pannolino. Possono contrarre l’infezione anche dai capezzoli della mamma durante l’allattamento se ha sviluppato la candidosi al seno.
L’infezione vaginale non risale nell’utero e generalmente è limitata ai tessuti vaginali e circostanti.
Come si cura l’infezione vaginale?
Innanzitutto, è necessaria una diagnosi corretta. Se sei tra le fortunate che non hanno mai sofferto di candidosi e quindi non conosci i sintomi, è importante che sia diagnosticata correttamente dal medico. Se conosci i sintomi, chiedi un parere al farmacista.
Esistono diversi trattamenti specifici per la candidosi, come ovuli, creme e pomate. Il principio attivo comune a tutti è un antifungino. Se dopo un ciclo di trattamento non noti alcun miglioramento, potrebbe essere il caso di usare un farmaco contenente un principio attivo diverso.
Alcune donne hanno la sensazione di essere costantemente alle prese con le infezioni vaginali. In questi casi, la sostituzione delle creme topiche con una terapia orale può davvero fare la differenza. Le compresse aiutano il corpo a eliminare il lievito dall’organismo attraverso l’intestino, e possono rivelarsi particolarmente efficaci. Tuttavia, il trattamento dell’infezione per via orale non è raccomandato in gravidanza, ed è necessario preferire ovuli o crema o un’azione combinata di questi.
Ricorda
L’infezione da candida recidiva può essere causata da una reinfezione dell’intestino. Ecco perché è importante usare la carta igienica nel modo giusto.
In caso di comparsa di infezione vaginale:
Pulisciti dal davanti all’indietro
Lavati e asciugati le mani con attenzione dopo l’uso del bagno
Evita di usare carta igienica economica o ruvida, che aumenterà l’irritazione
Se provi un fastidio intenso quando fai pipì, prova con un getto di acqua calda sulla vulva, per neutralizzare l’acidità dell’urina
Per limitare al massimo la sensazione di bruciore, riempi il bidet con acqua calda e immergi le parti intime per urinare
Bevi abbondante acqua che ti aiuterà a diluire l’urina e ridurre la sensazione di bruciore e calore alla minzione
Suggerimenti per contrastare l’infezione vaginale:
Indossa solo slip di cotone. Leggi l’etichetta della composizione ed evita di indossare mutande realizzate con nylon, poliestere, modal, bambù o Lycra.
Lava la biancheria intima con cura. Usa acqua calda, detergente e doppio risciacquo. Piuttosto che usare l’asciugatrice, stendi i capi al sole. Un ultimo risciacquo con un prodotto ad azione disinfettante può rivelarsi utile.
Non indossare intimo troppo stretto, che non garantisce la corretta traspirabilità, necessaria per eliminare l’infezione.
Evita di indossare jeans, leggings, collant e calzamaglie troppo aderenti. La ventilazione favorisce la guarigione dell’infezione.
Chiedi al medico se è necessario un trattamento anche per il tuo partner. Gli uomini possono infatti essere asintomatici. L’infezione vaginale può ripresentarsi dopo un rapporto sessuale a causa della reinfezione.
Cerca di evitare il calore a livello della zona vaginale e vulvare, fino a quando l’infezione non sarà guarita.
Evita di consumare troppo pane o panificati. I lieviti alimentari possono contribuire a problemi sistemici.
Limita il consumo di alimenti raffinati e zucchero, che possono contribuire alle infezioni vaginali.
Assumi gli antibiotici soltanto se assolutamente necessario. Informati presso il medico sulla possibilità di assumere un antibiotico che non favorisca la comparsa dell’infezione vaginale.
Esegui un lavaggio almeno due volte al giorno, cambiando l’intimo, e sostituisci gli asciugamani ogni due giorni.
Evita di usare saponi, gel doccia, bagnoschiuma o scrub aggressivi nella zona vaginale, soprattutto se contengono profumo.
Mangia uno yogurt naturale al giorno, privilegiando i vasetti che contengono i probiotici naturali acidophilus e bifidus.
Evita i rapporti sessuali fino alla guarigione dell’infezione. Anche se non sussiste alcun pericolo reale per te, il bambino o il partner, l’attività sessuale implicherà irritazione della cute e delle mucose, e il tuo partner potrebbe infettarsi.
L’aggiunta di bicarbonato di sodio o aceto nell’acqua del bidet può avere un effetto lenitivo.
Terapia per l’infezione vaginale:
Ovuli – si tratta di piccole supposte ovali che contengono una dose concentrata di antifungino. Solitamente sono venduti insieme a un applicatore, per il corretto inserimento nella vagina. Sono venduti in confezioni per uno o più cicli. Durante la gravidanza, si raccomanda in genere di usare la confezione da 6 giorno/notte.
Le creme vaginali, vendute con un applicatore. La crema viene applicata nella parte più interna della vagina, solitamente di notte in modo che il principio attivo rimanga a contatto più a lungo con la mucosa.
Una crema per uso esterno contenente gli stessi ingredienti della crema vaginale, ma in concentrazione diversa. L’utilizzo di questo farmaco da solo non permetterà di curare l’infezione vaginale.
NB: Può essere utile indossare un salvaslip durante la terapia contro l’infezione vaginale, in modo da non rovinare la biancheria intima.
Quando è necessario un trattamento anche per il partner?
Se accusa prurito, rossore, gonfiore o irritazione a livello del pene o nella zona circostante, potrebbe aver contratto la candida. Secondo le raccomandazioni più recenti, i soggetti di sesso maschile devono iniziare una terapia soltanto in presenza di sintomi. Il trattamento è sostanzialmente lo stesso: creme e pomate antifungine.
Contrarre l’infezione vaginale significa che non potrò rimanere incinta?
No, la candida non influisce sulla fertilità né aumenta la possibilità di complicazioni in gravidanza. Colpisce soltanto le mucose della vagina e della zona circostante.
Ricorda
La presenza di un’infezione vaginale non è correlata a scarsa igiene. Si tratta di un disturbo incredibilmente diffuso, che, una volta riconosciuto, può essere facilmente gestito e curato. Chiedi consiglio al medico e/o al farmacista per il trattamento.