Quanta caffeina assumere
Quanta caffeina assumere?
Come è noto, la caffeina ha effetti diverse sulle persone in base alla capacità del corpo di gestirla. Come regola generale, dovresti consumare meno di 600 mg di caffeina al giorno, equivalente a circa quattro tazze di caffè filtro forte o a cinque o sei tazze di tè (per le donne incinte o che allattano si consiglia una quantità inferiore). Alcuni nutrizionisti ritengono che una o due tazze al giorno siano la quantità ottimale per una persona media. Tuttavia, se per alcune circostanze non rientri in questa categoria, l’astinenza non ti farà male.
Gravidanza
La caffeina viene assorbita rapidamente e raggiunge il picco di concentrazione nel sangue entro un’ora dall’assunzione: ha inoltre effetti negativi sul nascituro. Alcuni studi hanno dimostrato che le donne che consumano più di una tazza di caffè al giorno hanno solo la metà delle probabilità di concepimento rispetto a quelle che ne assumono una quantità inferiore. Le probabilità si riducono ulteriormente per le donne che consumano più di due tazze e mezzo al giorno (la percentuale di concepimento è quasi cinque volte inferiore rispetto alle donne che non assumono caffè).
Gli studi indicano anche che la caffeina riduce la fertilità negli uomini danneggiando lo sperma. Si è osservato che la caffeina ha effetti negativi sulla produzione degli ormoni che controllano la fertilità, ad esempio è in grado di ridurre la percentuale di successo dell’impianto dell’ovulo all’interno dell’utero.
Purtroppo, non è possibile conoscere a pieno l’impatto della caffeina sullo sviluppo umano.
Alcuni studi hanno evidenziato che un eccessivo consumo di caffè (7 o 8 tazze al giorno) aumenta il rischio di morte fetale, ma non è stato dimostrato un nesso preciso tra assunzione di caffeina e basso peso alla nascita, nascite premature e aborti.
Ma non ci sono solo cattive notizie… Gli effetti minori della caffeina sulla respirazione (incremento del flusso sanguigno attraverso i polmoni e aumento dell’apporto d’aria) sembrano rivelarsi utili nel trattamento dei problemi respiratori in alcuni neonati prematuri.
Allattamento al seno
La quantità di caffeina che è presente nel latte materno rispetto alla quantità effettiva consumata dalla madre, può variare. Si stima che la quantità di caffeina assunta che passa nel latte materno sia compresa tra lo 0,06% e l’1,5%. L’emivita della caffeina è di 2,5-4,5 ore (pressoché raddoppiata nelle donne che assumono contraccettivi orali e fino a 15 ore nell’ultimo trimestre di gravidanza). Tuttavia nei neonati, che metabolizzano la caffeina molto lentamente, l’emivita è di 80 ore.
La caffeina presenta un’affinità con lo strato grasso e cremoso del latte materno e di conseguenza tende alla massima concentrazione un’ora dopo l’assunzione. In alcuni studi si è riscontrato che nelle madri che consumano molte bevande contenenti caffeina livelli di ferro presenti nel latte materno sono inferiori. Questo dato può spiegare perché esistono casi di anemia da carenza di ferro nei paesi in cui si consuma molto caffè. I figli di madri che assumono elevate quantità di caffeina possono presentare segni di irritabilità, stipsi e irrequietezza diffusa. Per questo ridurre l’assunzione di caffeina potrebbe essere la risposta a una buona notte di sonno sia per te che per il tuo bambino.
Vista l’azione diuretica svolta dalla caffeina, un consumo eccessivo potrebbe causare disidratazione tra le mamme che allattano. Poiché i bambini devono assumere 3-5 tazze di liquidi al giorno, è assolutamente importante che la mamma resti idratata.
Ma anche se stai allattando, non devi rinunciare del tutto ai piccoli piaceri della vita come sorseggiare occasionalmente una bella tazza di tè o caffè. Limitati però ad assumerne una o due tazze di tanto in tanto, preferibilmente dopo i pasti. Secondo l’EPSA, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, le madri che allattano dovrebbero consumare una quantità di caffeina inferiore a 200 mg al giorno, pari a circa 2 tazzine di espresso.