Cura del bebè + Sonno del bebè + addormentamento del bebè Cura del bebè + Sonno del bebè + addormentamento del bebè
fino a un anno

Addormentamento del bebè

Addormentamento del bebè

Alcuni bebè riescono ad addormentarsi facilmente e non hanno bisogno di molto aiuto da parte dei genitori. Altri hanno qualche difficoltà in più e hanno bisogno di essere consolati ed accompagnati durante il processo di addormentamento. Per molti bebè restare addormentati per più di solo qualche minuto è un fattore che devono apprendere.

Non esiste un approccio universale per gestire la fase di addormentamento. Ogni bebè ha la sua piccola personalità ed il tuo carattere, che influiscono su una gamma di comportamenti, ivi incluso il sonno. Parallelamente ogni famiglia avrà le sue idee su cosa sia normale e accettabile. Se il bebè è felice e cresce bene e i suoi ritmi di sonno funzionano per tutti, non è necessario modificare quello che state già facendo. Se invece non è il caso, trovi di seguito alcune opzioni e consigli su come migliorare le abitudini di sonno del bebè.

Prima di tutto vediamo le basi.

I bebè stanchi di solito sono irritabili. Sebbene non riescano a dire di essere stanchi e di voler andare a dormire, cercano di farlo comunicando in diverse maniere.

I bebè più piccoli spesso mostrano segnali di stanchezza, quali:

essere stanchi dopo l’allattamento o entro mezz’ora o un’ora dopo aver finito l’allattamento. Il momento migliore per addormentarsi è quindi quando sono stati allattati, non hanno più fame o non è l’ora dell’allattamento.

Essere irritabili e difficili da gestire. Possono mostrare difficoltà nel focalizzarsi sul tuo viso, iniziano a sbadigliare e hanno addirittura un aspetto pallido. Non riesci a distrarli facilmente con le parole o il gioco e possono continuare a piangere anche quando li stai coccolando.

Chiudono i pugni, fanno delle smorfie col viso, guardano nel nulla e fanno dei movimenti a scatto.

I bebè più grandi:

Restano svegli per un po’ di più dopo l’allattamento. Spesso seguono il ritmo Allattamento / Gioco / Sonno. Possono sfregarsi gli occhi, sbadigliare, appoggiare la testa sulla tua spalla o indicare il letto.

Piangono ancora di più e a questo punto è chiaro interpretare quello che vogliono. Alcuni avranno ritmi meglio sviluppati in termini di sonno e veglia. A partire dai 3 mesi, i bebè dormiranno spesso per 6 ore o di più durante la notte, senza svegliarsi per l’allattamento.

Possono essere così impegnati da stancarsi eccessivamente e non voler dormire, anche se ne abbiano bisogno. I genitori con bebè più grandi hanno spesso più fiducia, capiscono meglio cosa necessiti il bebè in termini di sonno e momenti di gioco.

Bambini da 1 a 3 anni:

Sono spesso svegli dalle 6 del mattino in poi e tornano a letto entro le 7 di sera. I sonnellini diurni sono consueti fino agli anni prescolastici. Alcuni bambini si addormentano sul sofà, sul pavimento o sul letto dei loro genitori, quando sono stanchi.

Tendono ad avere piccoli “tracolli” quando sono stanchi e molti hanno scatti d’ira, rendendoli difficile da gestire. Sebbene i bambini possano protestare se messi a dormire, i genitori di solito non si preoccupano particolarmente, poiché sanno che l’unica soluzione è metterli a dormire.

A prescindere dall’età del bebè, non è mai troppo presto per iniziare a favorire le buone abitudini di sonno.

Fai in modo che il bebè si addormenti da solo.

Cerca di individuare ed essere sensibile ai loro segnali di stanchezza. I bebè si stancano eccessivamente, rendendoli difficili da gestire.

Pensa a quanto è importante un sonno di qualità per il tuo bebè. Le abitudini di un buon sonno contribuiscono alla crescita del bebè e alle funzioni di immunizzazione. Quando hanno dormito bene, di solito è più piacevole stargli vicino. Accudire un bebè stanco e piagnucolante è un compito difficile.

Cerca di mettere il bebè nel lettino quando ha sonno, ma non totalmente addormentato. I bebè che vengono cullati, coccolati o allattati fino a quando non si addormentano, imparano ad associare questi fattori con l’addormentamento.

Ai bebè più piccoli piace sentirsi protetti quando avvolti in fasce. Avvolgerli in una fascia di cotone leggero o di mussola li aiuta a restare di schiena, la posizione che garantisce maggiore sicurezza.

Cerca di essere coerente e prevedibile nel modo in cui fai addormentare il bebè. Metterlo nel lettino per tutti i momenti di sonno gli trasmette il messaggio che quello è il luogo in cui dormire e poi svegliarsi. Routine regolari prima di far addormentare il bebè lo faranno sentire sicuro e protetto.

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Le buone abitudini di allattamento influiscono direttamente sulle abitudini di sonno I bebè che crescono bene e vengono nutriti adeguatamente, di solito hanno migliori abitudini di sonno rispetto agli altri.

I bebè la cui routine è cambiata, che sono malati, che hanno raggiunto una nuova fase di sviluppo o che si sentono insicuri, non dormiranno così bene come in condizioni normali. Cerca di essere paziente, sensibile e gentile nel cercare di addormentarli. Le tue emozioni avranno un effetto sulla sicurezza del bebè.

Diverse opzioni per far addormentare il bebè

Addormentarsi in braccio ai genitori:

I bebè più piccoli spesso si addormentano dopo essere stati allattati o cullati. Per molti genitori addormentare il bebè in questo modo non costituisce alcun problema, se continuerà a dormire una volta messo nel lettino. Se questo non è il caso e il bebè si sveglia piangendo, cerca di interpretare il suo pianto come fosse un bisogno vero e proprio di coccole oppure se stesse dicendoti di essere stanco e piagnucolante. Si tratta di una nuova capacità che apprenderanno i genitori, ma che potrà necessitare alcune settimane.

Piccole pacche, fare ssh, cullarlo nel lettino, una musica dolce o cantare una ninnananna spesso aiutano a calmare il pianto del bebè. Per i bebè è importante avere un contatto umano d’affetto, poiché contribuisce al loro sviluppo cerebrale.

Ci saranno momenti in cui sarà necessario coccolare il bebè fino a quando non si addormenti. I bebè più piccoli hanno bisogno dei loro genitori per calmarsi quando non riescono ad addormentarsi, perché non hanno le capacità di farlo da soli.

Far addormentare il bebè appoggiando le mani:

Si tratta di una via di mezzo per i bebè che sono abituati ad essere coccolati per addormentarsi, ma i cui genitori vogliono apprendere come riuscire a farli dormire nel lettino.

Metti il bebè nel lettino, pulito, asciutto, in posizione comoda ed allattato (anche se ancora sveglio). Per rassicurarlo cullalo, dagli qualche piccola pacca o semplicemente tieni le mani sul suo corpo.

Puoi restare lì fino a quando non si sarà calmato e allontanati prima che si addormenti o, in alternativa, resta fino a quando non si sia addormentato.

Far addormentare il bebè trasmettendogli sicurezza:

Si tratta di un metodo valido per i bebè più grandi perché vadano a dormire nei loro lettini con maggiore autonomia. Cerca di uscire dalla stanza prima che il bebè stia effettivamente dormendo, dandogli la possibilità di addormentarsi da solo.

Se il bebè piange, torna da lui e trasmettigli sicurezza. Nuovamente, ascolta il pianto e cerca di interpretare se abbia davvero bisogno che tu ritorni da lui.

Lasciare che un bebè stanco e più grande si addormenti da solo è giusto e ragionevole, se prima però sono stati soddisfatti tutti i suoi bisogni.

Ci sono altre opzioni per i bebè che sono abituati ad avere un genitore vicino per addormentarsi.

Tali tecniche richiedono coerenza e tempo perché funzionino effettivamente. Ci sono altre opzioni disponibili per i genitori che le trovino troppo difficili da applicare da soli, senza aiuto.

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