Sonno notturno regolare
Sonno notturno regolare
Uno degli argomenti di cui i genitori amano parlarne maggiormente è il sonno notturno regolare del bebè. Viene generalmente percepito come una pietra miliare dello sviluppo e perciò tutti gli sforzi in questo senso sono meritevoli.
Tuttavia è importante chiedersi perché sia così importante e se il sonno notturno regolare sia proprio così bello come si vuol far credere.
I veri vantaggi di avere un bebè che dorme bene non sono sempre relativi al bambino, sebbene sono un buon punto da cui iniziare. L’obiettivo primario è, senza ombra di dubbio, che i genitori esausti riescano a dormire di più. E’ impossibile immaginare quando uno possa essere stanco, ma riuscire ancora a far di tutto. Molti genitori si sentono come se avessero messo una sorta di pilota automatico nello svolgere le attività della giornata senza essere realmente connessi. Continua a leggere per scoprire di più.
Cosa significa “dormire tutta la notte”? | Huggies®
Dipende dall’età del bambino e dai tuoi consueti ritmi di sonno notturno. Il sonno notturno regolare è assolutamente aperto a ogni interpretazione individuale.
Per i genitori dei neonati, dormire tutta la notte può voler dire non allattare il bebè con la stessa regolarità diurna. Può anche significare che di notte il bebè dorma senza interruzioni per un periodo più lungo.
Può vuol dire che il bebè salta una fase di allattamento notturno durante la notte e che continua a dormire fino a più tardi. Ai genitori viene di solito consigliato di allattare il bebè di notte a seconda dei suoi bisogni e di favorire i suoi segnali di fame.
A partire da circa 3 mesi di vita, di notte i bebè dormiranno senza interruzioni per almeno 5 ore. Molti genitori non vedono l’ora che arrivi questo momento per avere così più possibilità di dormire anche loro.
A partire dai 6 mesi, i bebè, che hanno cominciato a mangiare cibo solido, possono iniziare a non svegliarsi più durante la notte alla ricerca del latte, ma potrebbero anche dormire fino a 9-12 ore senza interruzione. A partire dai 6 mesi, alcuni bebè saranno contenti di essere allattati per l’ultima volta di sera alle 6 o alle 7 circa, o anche più tardi, dormendo poi fino alle 5 o alle 6 del mattino successivo.
Il sonno non può essere indotto da un genitore, a prescindere da quanto impegno ci metta. E’ utile ricordare che il bebè è un essere completamente separato da te e non un’estensione o una piccola versione di te stessa e del tuo partner.
Entrare nel ritmo
I nostri cicli e flussi corporei sono guidati dal nostro orologio biologico durante tutte le 24 ore del giorno. Gli adulti compiono la maggior parte delle loro attività attive e vigili durante il giorno e di notte si rilassano per riposarsi e dormire. Diverso, naturalmente, per un bebè che non è abbastanza grande per il suo ritmo biologico che dovrà ancora svilupparsi. Gli esperti dicono che di norma dovrebbe iniziare a partire da circa 6 mesi, sebbene, come sempre, vari da bebè a bebè.
Quando un bebè dovrebbe avere un sonno regolare notturno?
Non esiste un momento o una fase di sviluppo predefinita. Dipende sempre dal singolo bebè e delle aspettative dei genitori. Alcuni bebè sono per natura più passivi e dormono volentieri, mentre altri sono più resistenti al sonno. Il carattere e la personalità giocano un ruolo importante nel “funzionamento” dei bebè, ivi inclusi i comportamenti relativi al sonno.
La maggior parte dei genitori percepiscono un ritmo di sonno notturno più lungo a partire dai 3 mesi. Entro quel momento la routine diurna del bebè sarà più strutturata, con sonnellini più corti, orari di allattamento più prevedibili, e un sonno notturno continuo, più lungo.
Ricorda:
E’ normale che ognuno di noi si svegli di notte, soprattutto i bebè che hanno cicli di sonno molto più brevi rispetto ai bambini più grandi e agli adulti.
Il sonno di un bebè è composto da una serie di cicli complessi in cui ogni 50 minuti passano attraverso fasi di sonno profondo e sonno leggero.
Svegliarsi di notte è necessario, in generale, per la salute del bebè e non c’è nulla che i genitori possano fare per evitarlo. Cerca di continuare ad avere aspettative realistiche e fai quello che puoi. Sei tu a gestire le reazioni ai momenti in cui si sveglia.
La modalità in cui fai addormentare il bebè durante il giorno e la sera influirà sulla sua capacità di tornare a dormire di notte. Cerca di essere coerente nelle tue tecniche di addormentamento.
E’ sempre utile avere una routine antecedente l’addormentamento. Allattamento, bagnetto caldo, coccolo e piccoli rituali protettivi prima di mettere il bebè a letto ancora sveglio, lo aiuteranno a sentirsi sicuro.
Perché alcuni bebè si svegliano frequentemente di notte?
Perché sono ancora troppo piccoli, quindi hanno bisogno di essere allattati spesso e di avere i genitori vicini. E’ normale che i bebè più piccoli si sveglino di notte, hanno bisogno di svegliarsi in cicli di 3-4 ore durante le 24 ore del giorno.
A causa di malessere fisico. Soluzioni semplici, come fare attenzione che il bebè sia abbastanza al caldo, abbia mangiato abbastanza, sia sufficientemente stanco e in posizione comoda per addormentarsi, sono abbastanza semplici da conciliare il sonno. Prima di tutto le basi.
A causa dell’abitudine. I bebè, che sono in uno schema di dipendenza e hanno bisogno dei genitori per addormentarsi, durante la notte piangeranno cercandoli. Il comportamento relativo al sonno del giorno influisce su quello notturno. I bebè più piccoli non riescono ad adattare il loro comportamento a seconda del momento della giornata.
I bebè, che hanno raggiunto una nuova fase di sviluppo, praticheranno spesso queste nuove abilità durante il sonno. Rigirarsi, gattonare, stare in piedi e parlare continuano anche di notte.
Quando c’è stato un cambiamento nella regolare routine famigliare, come ad esempio un trasloco, l’inizio della scuola d’infanzia o il passaggio dalla culla al lettino. Non ci vuole molto tempo perché il bebè acquisisca l’abitudine di svegliarsi di notte. Il solo fatto che in precedenza dormisse senza interruzioni, non significa che continuerà a farlo.
Un bebè, che è malato o sta incubando una patologia, spesso dormirà diversamente da come dormiva prima. Sii flessibile nella gestione dell’addormentamento quando il bebè non sta bene. Avrà bisogno di molte coccole, attenzione ed allattamenti per sostenere il sistema immunitario, per guarire e sentirsi meglio.
Alcuni studi hanno mostrato che i bebè, le cui madri soffrono di depressione postnatale o di malattie mentali, sono più propensi a svegliarsi di notte. E’ importante che ogni nuovo genitore possa ricevere aiuto professionale e pratico nell’accudire il bebè.
Settimana 1: cosa puoi fare
Non pensare che se il bebè si sveglia sia colpa tua. I bebè mutano in continuazione e spesso non esiste una ragione per cui i bebè facciano una certa cosa. Sii flessibile, fai del tuo meglio e richiedi aiuto a qualcuno di fidato, qualora ne avessi bisogno.
Cerca di riposare e dormire il più possibile durante il giorno. Prevedi di essere stanca e di svegliarti durante la notte per almeno alcuni mesi. Non trascurare le basi della tua salute personale.
Cullarlo, dargli piccole pacche, avvolgerlo in fasce, coccolarlo e portarlo un po’ in giro, aiuteranno a calmarlo e a farlo addormentare. Se il bebè è molto irrequieto, prova a metterlo in una tracolla, a cullarlo in una carrozzina o fagli fare un bel bagno caldo e poi massaggialo.
Allattarlo di più, dargli il ciuccio o porgerlo a qualcun altro che se ne occupi per un attimo, possono essere d’aiuto. Ai bebè più piccoli piace essere avvolti in fasce fino a quando arrivano alla fase in cui iniziano a rigirarsi. Sarà all’età di 3-4 mesi circa.
Cerca di non pensare sempre che il pianto del bebè di notte sia perché ha fame. Cerca di allattarlo il più possibile durante il giorno e la sera e prova a non svegliarlo di notte per allattarlo, a meno che ti sia stato indicato.
Cerca di non far passare più di 4 ore circa tra gli allattamenti durante il giorno e la sera. Altrimenti potrebbe volere di essere allattato di notte.
Per ulteriori strategie su come far addormentare il bebè, vedi Addormentamento del bebè.